Regole per una gestione dell’ azienda agricola rispettosa dell’ambiente e attenta alla salubrità dei prodotti e del benessere degli animali allevati
Condizionalità
Con il presente progetto si intende perseguire l’obiettivo di potenziare il sistema delle conoscenze e del
trasferimento dell’innovazione attraverso azioni di informazione, destinate agli addetti del settore agricolo, agroalimentare e forestale, gestori del territorio operanti in zone rurali.
FOCUS: La “Condizionalità”, che può essere definita come un insieme di regole per una gestione dell’ azienda agricola rispettosa dell’ambiente e attenta alla salubrità dei prodotti e del benessere degli animali allevati, rappresenta uno dei principali pilastri della Politica Agricola Comunitaria.
Durata: 4 ore
Programma
- Norme Regionali sulla condizionalità
- Decreto del 28 dicembre 2022 Ministero dell’ agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
- L’evoluzione della condizionalità ed il Nuovo Decreto Ministeriale
- La produzione primaria Regolamento (CE) 852/2004
- Condizionalità e benessere degli animali
- Il sistema dei controlli
- Condizionalità e contributi PAC: soccidanti a rischio penalità.
Destinatari
Sono destinatari finali delle iniziative gli addetti del settore agricolo, agroalimentare e forestale, gestori del territorio.
Tali soggetti devono avere sede legale e/o almeno una sede operativa/unità locale in Toscana, come risultante dal fascicolo aziendale o da visura camerale.
Nello specifico:
- imprenditori agricoli, singoli e associati, iscritti al registro delle imprese, dotati di partita IVA;
- titolari di imprese forestali, singoli e associati, iscritti al registro delle imprese e che abbiano una attività principale o secondaria con codice ATECO che inizi con A 02;
- amministratori e dipendenti, anche con funzioni dirigenziali, di Enti gestori del territorio, rappresentati da Comuni, Unioni di Comuni, Enti Parco ed Enti pubblici gestori dei siti della Rete Natura 2000.
Per i soggetti di cui ai punti 1 e 2 possono partecipare alle iniziative divulgative anche i lavoratori dipendenti ed i coadiuvanti familiari iscritti all’INPS, anche a tempo determinato.